Si tratta delle neoformazioni benigne più comuni del corpo umano. Non sono in grado di trasformarsi in tumori maligni e in moltissimi casi sono innocue.
Si possono presentare in diverse posizioni ma più frequentemente si localizzano sul dorso del polso in corrispondenza dell’articolazione tra avambraccio e mano. Queste cisti sono piene di liquido e possono crescere rapidamente oppure scomparire per diverso tempo e poi ripresentarsi ancora magari cambiando forma.
Non è ben chiaro il meccanismo che da origine alle cisti. Sono più frequenti in età compresa fra i 15 e i 40 anni e il sesso femminile sembra essere più colpito da questa patologia rispetto a quello maschile. Sono maggiormente riscontrate in giovani sportivi o lavoratori che utilizzano molto le articolazioni del polso e della mano.
Solitamente sono asintomatiche ma a volte se comprimono strutture tendinee o nervose le cisti possono fare male creando disagio al paziente con formicolio, dolore e diminuzione della forza muscolare e/o del movimento. Cisti di grosse dimensioni anche se non dolorose possono destare preoccupazione a causa del loro aspetto.
TRATTAMENTO NON CHIRURGICO
La cisti articolare può non essere asportata immediatamente e a volte scomparire con il tempo. L’immobilizzazione potrebbe far riassorbire la cisti poiché l’utilizzo articolare frequente spesso ne aumenta le dimensioni e rifornisce di liquido la cisti stessa. Un tutore di polso potrà essere consigliato come trattamento per circa 30 giorni.
Se il ganglio si ingrossa velocemente e causa dolore si può eseguire una aspirazione del liquido dalla cisti questo andrà a decomprimere i tessuti circostanti ma l’aspirazione non è in grado di eliminare la formazione cistica poiché la connessione alla guaina articolare o tendinea non viene chiusa o asportata e in tempi brevi si riformerà.
TRATTAMENTO CHIRURGICO
Si procede all’asportazione della cisti qualora vi siano sintomi di dolore e limitazione della funzione articolare o formicolio legato alla compressione della neoformazione sulle strutture nervose circostanti. La chirurgia comporta l’incisione della cute (2 cm), l’isolamento della cisti e del tramite cistico ovvero la sua connessione con la capsula o la guaina dei tendini, l’escissione e la successiva chiusura del tramite cistico.
Si tratta di una procedura in regime ambulatoriale, ovvero il ricovero è breve poche ore e l’intervento viene eseguito in anestesia locale addormentando solo la zona cutanea e sottocutanea dove è presente la cisti. Immediatamente dopo l’intervento chirurgico potrete tornare a casa con una medicazione e/o una fasciatura; dopo 4 gg verrà eseguita una medicazione per valutare l’evoluzione della ferita chirurgica e dopo 15 giorni verranno rimossi i punti di sutura. Le normali attività quotidiane potranno essere riprese dopo 4/6 settimane dall’intervento chirurgico. Talvolta però, anche se in una piccola percentuale di pazienti, in seguito alla escissione chirurgica può capitare che la cisti a distanza di tempo si ripresenti (recidiva).